IL RETTORE Visto lo statuto dell'Istituto universitario pareggiato di magistero "Maria SS. Assunta" di Roma, approvato con regio decreto 26 ottobre 1939, n. 1760, trasformato successivamente in libera Universita' Maria SS. Assunta con decreto direttoriale 12 marzo 1991; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 12 maggio 1989, che ha approvato il piano quadriennale di sviluppo dell'Universita' 1986-1990; Visto il decreto direttoriale 30 aprile 1990, relativo alla istituzione della facolta' di lettere e filosofia; Visto il parere del Consiglio universitario nazionale dell'11 giugno 1992; Vista la delibera del comitato ordinatore della facolta' di lettere e filosofia del 7 luglio 1992; Vista la delibera del senato accademico del 14 luglio 1992; Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 14 luglio 1992; Riconosciuta la particolare necessita' della presente modifica, proposta in deroga al termine triennale di cui all'art. 17 del testo unico approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Decreta: Lo statuto della libera Universita' Maria SS. Assunta e' ulteriormente modificato come appresso: Articolo unico Nel capo III, ordinamento degli studi, dopo l'art. 21 e con il conseguente spostamento della numerazione degli articoli successivi, sono aggiunti gli articoli da n. 22 a n. 43, relativi alla istituzione dell'ordinamento didattico dei corsi di laurea e diplomi della facolta' di lettere e filosofia. Art. 22. - La facolta' di lettere e filosofia conferisce: laurea in lettere; laurea in filosofia; laurea in scienze della comunicazione; diploma universitario in giornalismo; diploma universitario in tecnica pubblicitaria. CORSO DI LAUREA IN LETTERE Art. 23. La durata del corso degli studi per la laurea in lettere e' di quattro anni. Sono titoli di ammissione quelli previsti dalle norme vigenti. Il corso di studi si distingue in due indirizzi: a) classico; b) moderno. Sono insegnamenti fondamentali comuni ai due indirizzi: 1) letteratura italiana; 2) letteratura latina; 3) storia romana (con esercitazioni di epigrafia romana); 4) geografia; 5) filosofia (con facolta' di scelta tra gli insegnamenti di filosofia teoretica, filosofia morale, storia della filosofia, pedagogia). a) Sono insegnamenti fondamentali per l'indirizzo classico: 6) letteratura greca; 7) storia greca; 8) glottologia; 9) archeologia e storia dell'arte greca e romana; b) Sono insegnamenti fondamentali per l'indirizzo moderno: 6) filologia romanza; 7) storia medievale; 8) storia moderna; 9) storia dell'arte medievale e moderna. Sono insegnamenti complementari: 1) agiografia; 2) antropologia culturale; 3) archeologia cristiana; 4) archeologia romana e medievale; 5) archivistica; 6) bibliografia e biblioteconomia; 7) cultura dell'eta' romano-barbarica; 8) dialettologia greca; 9) dialettologia italiana; 10) didattica; 11) diritto romano; 12) ebraico; 13) egittologia; 14) epigrafia e antichita' greche; 15) epigrafia e antichita' romane; 16) estetica; 17) etnologia; 18) etruscologia e antichita' italiche; 19) filologia bizantina; 20) filologia celtica; 21) filologia classica; 22) filologia dantesca; 23) filologia ed esegesi biblica; 24) filologia germanica; 25) filologia italiana; 26) filologia latina medievale e umanistica; 27) filologia romanza; 28) filologia slava; 29) filosofia della religione; 30) filosofia della scienza; 31) filosofia del linguaggio; 32) grammatica greca e latina; 33) grammatica latina; 34) iconologia e iconografia; 35) istituzioni medievali; 36) letteratura cristiana antica; 37) letteratura cristiana antica latina; 38) letteratura italiana moderna e contemporanea; 39) letteratura italiana umanistica e rinascimentale; 40) letteratura latina medievale; 41) letteratura slava ecclesiastica; 42) letteratura umanistica; 43) letterature comparate; 44) lingua e letteratura copta; 45) lingua e letteratura francese; 46) lingua e letteratura inglese; 47) lingua e letteratura portoghese; 48) lingua e letteratura russa; 49) lingua e letteratura spagnola; 50) lingua e letteratura tedesca; 51) linguistica generale; 52) numismatica greca e romana; 53) numismatica medievale; 54) paleografia e diplomatica; 55) paleografia greca; 56) paletnologia; 57) papirologia; 58) protostoria europea; 59) religioni del mondo classico; 60) retorica e stilistica; 61) sanscrito; 62) semiologia; 63) semitistica; 64) sociologia; 65) sociologia della letteratura; 66) socio-linguistica; 67) storia bizantina; 68) storia contemporanea; 69) storia degli ordini religiosi; 70) storia dei movimenti politici e sindacali; 71) storia dei paesi scandinavi; 72) storia del cinema; 73) storia del cristianesimo; 74) storia del diritto barbarico; 75) storia del diritto canonico; 76) storia del diritto italiano; 77) storia del diritto romano; 78) storia della Chiesa; 79) storia della civilta' arabo-islamica; 80) storia della critica letteraria; 81) storia della cultura inglese; 82) storia della cultura francese; 83) storia della cultura russa; 84) storia della cultura spagnola; 85) storia della cultura tedesca; 86) storia dell'America latina; 87) storia dell'architettura; 88) storia dell'arte bizantina; 89) storia dell'arte del medio ed estremo Oriente; 90) storia dell'arte medievale e moderna (ove non sia stata scelta come fondamentale); 91) storia della dottrina sociale della Chiesa; 92) storia della filosofia antica; 93) storia della filosofia medievale; 94) storia della filosofia moderna e contemporanea; 95) storia della grammatica e della lingua italiana; 96) storia della lingua francese; 97) storia della lingua greca; 98) storia della lingua inglese; 99) storia della lingua latina; 100) storia della lingua russa; 101) storia della lingua spagnola; 102) storia della lingua tedesca; 103) storia della liturgia; 104) storia della miniatura e delle arti minori; 105) storia della musica; 106) storia della musica antica; 107) storia della Riforma e della Controriforma; 108) storia della spiritualita'; 109) storia della storiografia; 110) storia della storiografia antica; 111) storia della teologia; 112) storia delle dottrine politiche; 113) storia delle istituzioni politiche; 114) storia delle lingue nordiche; 115) storia delle missioni cristiane; 116) storia delle relazioni internazionali; 117) storia delle Universita'; 118) storia dell'Europa orientale; 119) storia dell'idea di Europa; 120) storia dell'integrazione europea; 121) storia del monachesimo occidentale; 122) storia del monachesimo orientale; 123) storia dell'Oriente cristiano; 124) storia del Risorgimento; 125) storia del teatro e della drammaturgia antica; 126) storia del teatro e dello spettacolo; 127) storia economica; 128) storia e istituzioni dei Paesi afro-asiatici; 129) storia e sistemi delle relazioni tra Stato e Chiesa nell'eta' moderna; 130) storia medievale; 131) storia medievale dell'oriente europeo; 132) teoria della letteratura; 133) teoria e storia della traduzione; 134) teoria e tecnica delle comunicazioni di massa; 135) topografia medievale; 136) topografia romana. Lo studente deve seguire i corsi e sostenere gli esami negli insegnamenti fondamentali comuni ed in quelli dell'indirizzo prescelto; lo studente deve inoltre prendere iscrizione e sostenere gli esami in altre otto discipline da lui scelte fra le fondamentali dell'indirizzo diverso da quello che egli segue e fra le discipline complementari. Due degli insegnamenti complementari possono essere sostituiti dallo studente con due discipline di altri corsi di studi della stessa o di diversa facolta' dell'Ateneo. Tre degli insegnamenti, fondamentali o complementari, debbono essere seguiti per un biennio; puo' pero' lo studente seguire per un biennio anche uno o due insegnamenti in piu', ed in tal caso puo' ridurre rispettivamente di uno o due gli altri insegnamenti che deve scegliere. Lo studente deve superare una prova scritta di traduzione latina. Qualora gli insegnamenti di "storia greca" e di "storia romana", di "storia medioevale" e di "storia moderna", fossero riuniti in una unica cattedra, i corsi rispettivi debbono essere tenuti alternativamente e deve essere indicato ogni anno, nel manifesto degli studi, il corso che sara' impartito. L'insegnamento di "archeologia e storia dell'arte greca e romana" puo' essere scisso nei due insegnamenti di "archeologia e storia dell'arte greca" e di "archeologia e storia dell'arte romana", e cosi' l'insegnamento di "storia dell'arte medioevale e moderna" sdoppiato nei due insegnamenti di "storia dell'arte medioevale" e di "storia dell'arte moderna". Il preside, sentita, ove ritenga, la facolta', deve controllare i piani di studio presentati dagli studenti per il loro coordinamento, ed approvarli prima che siano resi definitivi. Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve aver seguito i corsi e superati gli esami in tutti gli insegnamenti fondamentali comuni e dell'indirizzo da lui scelto ed in tutti gli altri insegnamenti compresi nel piano di studi approvato dal preside della facolta'. CORSO DI LAUREA IN FILOSOFIA Art. 24. La durata del corso degli studi per la laurea in filosofia e' di quattro anni. Sono titoli di ammissione quelli previsti dalle norme vigenti. Il corso di studi prevede un unico indirizzo. Sono insegnamenti fondamentali: 1) filosofia teoretica (biennale); 2) filosofia morale (biennale); 3) storia della filosofia (biennale); 4) letteratura italiana; 5) letteratura latina; 6) storia romana (con esercitazioni di epigrafia romana); 7) storia medievale; 8) storia moderna; 9) pedagogia (o altra disciplina dell'area pedagogica); 10) psicologia. Sono insegnamenti complementari: 1) bioetica; 2) didattica; 3) didattica dell'insegnamento della filosofia; 4) didattica dell'insegnamento della storia; 5) epistemologia; 6) ermeneutica filosofica; 7) estetica; 8) etologia; 9) fenomenologia della religione; 10) filosofia del diritto; 11) filosofia della politica; 12) filosofia della religione; 13) filosofia della scienza; 14) filosofia della storia; 15) filosofia dell'educazione; 16) filosofia del linguaggio; 17) filosofia patristica; 18) linguistica generale; 19) logica; 20) logica matematica; 21) propedeutica filosofica; 22) psicologia dell'eta' evolutiva; 23) psicologia religiosa; 24) sociologia; 25) sociologia della religione; 26) storia della filosofia antica; 27) storia della filosofia araba; 28) storia della filosofia contemporanea; 29) storia della filosofia ebraica; 30) storia della filosofia italiana; 31) storia della filosofia medievale; 32) storia della filosofia moderna; 33) storia della pedagogia; 34) storia della scienza; 35) storia della scuola; 36) storia delle dottrine morali; 37) storia delle dottrine politiche; 38) storia dell'estetica; 39) storia del pensiero politico; 40) storia del pensiero scientifico. Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnamenti fondamentali e almeno in sei da lui scelti fra i complementari previa autorizzazione del preside della facolta'. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Art. 25. La durata del corso di laurea e' di cinque anni. Sono titoli di ammissione quelli previsti dalle norme vigenti. Il corso degli studi si struttura in un biennio formativo di base e in un successivo triennio, articolato in due indirizzi destinati ad offrire una preparazione professionale in uno specifico settore. L'attivita' didattica complessiva ammonta a 1.550 ore, comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari, prove di valutazione. Gli indirizzi sono i seguenti: a) Comunicazioni di massa. b) Comunicazione istituzionale e d'impresa. L'attivazione e l'eventuale disattivazione degli indirizzi sono disposte, su proposta del consiglio di corso di laurea, dal consiglio di facolta'. Art. 26 (Biennio di formazione di base). - Nel corso del primo biennio il piano degli studi consiste in dieci insegnamenti per un impegno didattico di 700 ore, scelti entro le seguenti aree disciplinari: 1) Area scientifico-tecnologica: informatica generale; sistemi e tecnologie della comunicazione. 2) Area comunicativa: sociologia della comunicazione; teoria e tecniche delle comunicazioni di massa. 3) Area economica: economia politica; politica economica; economia pubblica. 4) Area sociologica: sociologia. 5) Area semiologica: semiotica. 6) Area linguistica: linguistica generale; sociolinguistica. 7) Area psicologica: psicologia dei processi cognitivi; psicolinguistica. 8) Area giuridica: diritto pubblico; diritto privato. 9) Area storica: storia economica e sociale dell'eta' contemporanea; storia contemporanea. Le prime nove discipline saranno scelte dalla facolta' entro le aree (con non piu' di un insegnamento per ciascuna area), mentre la decima disciplina sara' scelta tra gli insegnamenti non sostenuti dalle aree 1 e 2. La facolta' potra' sostituire gli insegnamenti indicati nelle aree con altri strettamente affini, con identiche finalita' ed analogo contenuto culturale e comunque entro lo stesso raggruppamento concorsuale. Entro il biennio di formazione di base, o al massimo entro il terzo anno, lo studente dovra' sostenere inoltre: due prove scritte di composizione o elaborazione di testi con l'uso di un programma di elaborazione testi, una in lingua italiana e l'altra in lingua inglese; un colloquio diretto ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Ai fini della preparazione a queste prove la struttura didattica competente organizza appositi corsi, avvalendosi del centro linguistico interfacolta', ove istituito, e di altre strutture idonee. Art. 27 (Triennio di indirizzo). - Per essere ammesso agli esami di profitto del triennio lo studente deve aver superato tutti gli esami obbligatori del biennio propedeutico. Le due prove scritte di lingua e il colloquio di conoscenza della lingua inglese possono essere superati anche entro il terzo anno. La scelta dell'indirizzo da seguire avviene all'atto dell'iscrizione al terzo anno, e puo' essere successivamente modificata. Ogni indirizzo comporta tre insegnamenti fondamentali comuni, sette insegnamenti costitutivi dell'indirizzo e quattro insegnamenti opzionali, da scegliere tra quelli indicati al successivo art. 29 per un'attivita' didattica complessiva di 850 ore. Insegnamenti fondamentali comuni del terzo anno: 1) un insegnamento a scelta tra: retorica e stilistica; lingua straniera moderna; grammatica italiana; storia della lingua italiana; 2) un insegnamento a scelta tra: comunicazione visiva; iconologia e iconografia; semiologia del cinema e degli audiovisivi; disegno industriale; 3) un insegnamento a scelta tra: antropologia culturale; psicologia sociale; scienza della politica; sociologia dei processi. I sette insegnamenti costitutivi di ogni indirizzo sono scelti entro i seguenti elenchi di nove insegnamenti: Indirizzo di comunicazioni di massa. Insegnamenti costitutivi: 1) diritto dell'informazione e della comunicazione; 2) teorie e tecniche del linguaggio cinematografico; 3) teorie e tecniche del linguaggio giornalistico; 4) teorie e tecniche del linguaggio radio-televisivo; 5) storia del giornalismo e delle comunicazioni sociali; 6) economia e organizzazione delle imprese editoriali; 7) storia delle relazioni internazionali; 8) metodologia e tecnica della ricerca sociale; 9) teorie e tecniche dei nuovi media. Indirizzo in comunicazione istituzionale e d'impresa. Insegnamenti costitutivi: 1) diritto dell'economia; 2) economia aziendale o organizzazione aziendale; 3) marketing; 4) scienza dell'opinione pubblica o istituzioni politiche e gruppi di pressione; 5) metodologia e tecnica della ricerca sociale; 6) teorie e tecniche della comunicazione pubblica; 7) teorie e tecniche della promozione di immagine; 8) tecniche della comunicazione pubblicitaria; 9) storia dell'industria e storia economica contemporanea. Art. 28 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea, definisce il piano di studi ufficiale del corso di laurea in applicazione di quanto disposto al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990. Art. 29 (Insegnamenti opzionali). - Comuni a tutti gli indirizzi del triennio: comunicazione politica; diritto all'informazione; diritto della persona; diritto d'autore; economia dei media; economia della cultura; elementi di musica elettronica; epistemologia; estetica; filosofia del linguaggio; filosofia della scienza; formazione e gestione delle risorse umane; informatica applicata; interazione uomo-macchina; letterature comparate; linguistica computazionale; logica; logica dei linguaggi naturali; storia della scienza e della tecnica; storia del pensiero politico contemporaneo; relazioni internazionali; logica matematica; politica sociale; psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni; scienze cognitive; semiologia della musica; semiologia delle arti; semiotica del testo; sistemi esperti e intelligenza artificiale; sistemi grafici; sociologia dei processi di socializzazione; sociologia dell'organizzazione; sociologia delle comunicazioni di massa; sociologia politica; storia del cinema; storia del pensiero scientifico; storia del teatro; storia dell'arte; storia dell'arte contemporanea; storia della filosofia; storia della letteratura italiana moderna e contemporanea; storia della musica; storia della scienza; tecnologie dell'educazione; teoria dell'informazione; teorie della traduzione. Possono essere inoltre scelte come complementari anche le disci- pline fondamentali non scelte come tali e le discipline costitutive degli indirizi diversi da quello scelto. Art. 30 (Esame di laurea). - Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve aver superato gli esami relativi ai dieci insegnamenti del biennio di formazione di base e ai quattordici insegnamenti del triennio di indirizzo, di cui quattro scelti nell'elenco dei complementari. L'esame di laurea consistera' nella discussione di una tesi di laurea nell'ambito dell'indirizzo prescelto) incluse le discipline fondamentali pertinenti all'indirizzo). Art. 31 (Raccordo con il diploma). - Lo studente del corso di laurea in scienze della comunicazione che abbia concluso il biennio propedeutico e' ammesso al terzo anno del corso di diploma in giornalismo e tecnica pubblicitaria, con il riconoscimento degli esami sostenuti negli insegnamenti obbligatori comuni nonche' delle prove scritte di lingua e del colloquio di conoscenza della lingua inglese, e con l'obbligo di integrare il piano di studi con gli insegnamenti obbligatori non seguiti. DIPLOMI UNIVERSITARI IN GIORNALISMO E IN TECNICA PUBBLICITARIA Art. 32. Sono istituiti i corsi di diploma universitario in giornalismo e tecnica pubblicitaria. I corsi di studi hanno durata triennale. L'iscrizione ai corsi e' regolata in conformita' alle leggi di accesso agli studi universitari. Il numero degli studenti iscritti - e la loro eventuale selezione - e' determinato dal senato accademico, sentito il consiglio di facolta', in base ai criteri generali fissati dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica; a tal fine il Ministro, per il diploma universitario in giornalismo, acquisisce il parere dell'Ordine nazionale dei giornalisti per la determinazione di cui all'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di diplomato in " .. .. .. .. .. .. .. .. ...", con la specificazione del diploma universitario seguito. Art. 33 (Articolazione del corso degli studi). - Il corso degli studi e' articolato in un primo biennio, inteso a fornire una preparazione di base e in un anno conclusivo di carattere specificamente professionale. L'attivita' didattica complessiva ammonta ad almeno ottocentocinquanta ore, comprensive di lezioni, esercitazioni, seminari, ecc. DIPLOMA UNIVERSITARIO IN GIORNALISMO. Art. 34 (Biennio di formazione di base). - Nel corso del primo biennio, il piano degli studi comporta otto insegnamenti, per un impegno didattico di almeno cinquecento ore che rientrino nelle seguenti aree disciplinari: 1) Area comunicativa: teoria e tecniche delle comunicazioni di massa. 2) Area scientifico-tecnologica: informatica generale; sistemi e tecnologie della comunicazione. 3) Area giuridica: diritto pubblico; diritto privato. 4) Area economica: economia politica; politica economica. 5) Area psicologica: psicologia dei processi cognitivi; psicologia sociale. 6) Area sociologica: sociologia. 7) Area storica: storia contemporanea; storia economica e sociale dell'eta' contemporanea. 8) Area linguistico-comunicativa: sociolinguistica; sociologia della comunicazione. Gli otto insegnamenti devono essere scelti nelle suddette aree disciplinari, ciascuna delle quali deve essere presente, nel piano degli studi, con almeno un insegnamento. Le facolta' potranno sostituire gli insegnamenti indicati nelle aree con altri strettamente affini, con identiche finalita' ed analogo contenuto culturale e comunque entro lo stesso raggruppamento concorsuale. Entro il biennio lo studente deve inoltre sostenere due prove scritte di composizione o elaborazione testi, con l'uso di un programma di elaborazione testi, l'una in lingua italiana e l'altra in lingua inglese, nonche' un colloquio diretto ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Ai fini della preparazione a queste prove, la struttura didattica competente organizza appositi corsi, avvalendosi - per la lingua inglese - del centro linguistico interfacolta', o di altre strutture idonee. Art. 35 (Anno professionale). - Per sostenere gli esami del terzo anno lo studente deve aver superato tutti gli esami, le prove e il colloquio del biennio precedente. Il terzo anno comprende sei insegnamenti per un'attivita' didattica di almeno trecentocinquanta ore; di questi, quattro insegnamenti sono obbligatori e devono essere scelti nel seguente elenco: 1) diritto dell'informazione e della comunicazione - diritto e deontologia delle professioni comunicative; 2) storia del giornalismo - storia del giornalismo e delle comunicazioni sociali; 3) teorie e tecniche del linguaggio giornalistico; 4) teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo. Lo studente deve inoltre seguire i seminari specialistici con esperti, organizzati dalla struttura didattica competente che ne stabilisce le modalita' di svolgimento, la durata e le forme di controllo. Gli altri due insegnamenti sono scelti tra quelli attivati entro il seguente elenco: 1) geografia umana; 2) statistica sociale; 3) storia delle relazioni internazionali; 4) retorica e stilistica; 5) semiotica; 6) storia della scienza; 7) storia della scienza e della tecnica; 8) tecniche dell'intervista; 9) sociologia delle comunicazioni di massa; 10) sociologia delle relazioni internazionali; 11) estetica; 12) letterature comparate. Art. 36 (Pratica giornalistica). - Nel corso del triennio lo studente deve compiere per un periodo di dodici mesi anche non consecutivi, pratica giornalistica presso un organo di informazione quotidiano o periodico, scritto, parlato o visivo, o presso un'agenzia di stampa di informazione generale o un'agenzia di produzione di servizi giornalistici che svolgano attivita' giornalistica continuativa da almeno cinque anni, e comunque previa stipula di specifiche convenzioni. Art. 37 (Esame di diploma). - Per il conseguimento del diploma, lo studente dovra' sostenere uno specifico "esame finale di diploma", consistente in un colloquio interdisciplinare sul contenuto degli insegnamenti e dei seminari dell'anno conclusivo, integrato dalla presentazione e discussione di un testo giornalistico. Per essere ammesso all'esame di diploma, lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami negli otto insegnamenti obbligatori del primo biennio e nei quattro insegnamenti dell'anno conclusivo, nonche' in due insegnamenti opzionali, e deve inoltre aver superato le due prove scritte di lingua e il colloquio di conoscenza della lingua inglese; infine, deve presentare una dichiarazione del direttore responsabile del quotidiano o periodico o dell'agenzia presso cui ha svolto la propria pratica professionale, attestante il compimento della medesima e le mansioni affidategli nel corso di essa. Art. 38 (Raccordo con i corsi di laurea e diplomi affini). - Il diplomato in giornalismo puo' essere iscritto al terzo anno del corso di laurea in scienze della comunicazione, con il riconoscimento da parte della struttura didattica competente degli esami sostenuti negli insegnamenti obbligatori - purche' con identica denominazione e strettamente affini - del biennio propedeutico e dell'indirizzo scelto e di altri due esami, in luogo di altrettanti insegnamenti opzionali, nonche' delle prove scritte di lingua e del colloquio di conoscenza della lingua inglese. DIPLOMA UNIVERSITARIO IN TECNICA PUBBLICITARIA. Art. 39 (Biennio di formazione di base). - Nel corso del primo biennio, il piano degli studi deve prevedere almeno otto insegnamenti, per un impegno didattico di almeno cinquecento ore che rientrino nelle seguenti aree disciplinari: 1) Area comunicativa: teoria e tecniche delle comunicazioni di massa. 2) Area giuridica: diritto publico dell'informazione e della comunicazione. 3) Area economica: economia politica; economia aziendale. 4) Area psicologica: psicologia dei processi cognitivi; psicologia sociale. 5) Area sociologica: sociologia; sociologia economica. 6) Area metodologica: metodologia e tecnica della ricerca sociale; statistica. 7) Area retorico-semiologica: semiotica; retorica e stilistica. I primi sette insegnamenti devono essere scelti nelle suddette aree disciplinari, ciascuna delle quali deve essere presente, nel piano degli studi, con almeno un insegnamento. L'ultimo insegnamento sara' scelto dalla facolta' entro le suddette aree. Le facolta' potranno sostituire gli insegnamenti indicati nelle aree con altri strettamente affini, con identiche finalita' ed analogo contenuto culturale e comunque entro lo stesso raggruppamento concorsuale. Entro il biennio lo studente deve inoltre sostenere due prove scritte di composizione o elaborazione testi, con l'uso di un programma di elaborazione dati, l'una in lingua italiana e l'altra in lingua inglese, nonche' un colloquio diretto ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Ai fini della preparazione a queste prove, la struttura didattica competente organizza appositi corsi, avvalendosi - per la lingua inglese - del centro linguistico interfacolta', o di altre strutture adeguate. Art. 40 (Anno professionale). - Per sostenere gli esami del terzo anno lo studente deve aver superato tutti gli esami, le prove e il colloquio del biennio precedente. Il terzo anno comprende sei insegnamenti per un'attivita' didattica di almeno trecentocinquanta ore, di questi quattro insegnamenti sono obbligatori e devono essere scelti nel seguente elenco: 1) economia e tecnica della pubblicita'; 2) strumenti e strategie della comunicazione d'impresa - teorie e tecniche della promozione di immagine; 3) tecniche della comunicazione pubblicitaria; 4) informatica generale o informatica applicata. Lo studente deve inoltre seguire i seminari specialistici con esperti, organizzati dalla struttura didattica competente che ne stabilisce le modalita' di svolgimento, la durata e le forme di controllo. Gli altri due insegnamenti sono scelti dallo studente tra quelli attivati entro il seguente elenco, eventualmente integrato secondo le procedure di cui all'art. 11, comma 1, della legge n. 341/1990: 1) disegno industriale; 2) marketing; 3) psicolinguistica; 4) psicologia degli atteggiamenti e delle opinioni; 5) sociolinguistica; 6) sociologia della comunicazione; 7) tecnica della comunicazione visiva; 8) teorie e tecniche della comunicazione pubblica; 9) statistica sociale; 10) teorie e tecniche della promozione di immagine; 11) estetica. Art. 41 (Formazione professionale). - Nel corso del terzo anno lo studente deve seguire, per un periodo di almeno quattro mesi, uno stage di formazione professionale organizzato anche sulla base di intese o di convenzioni fra l'Universita' e un ente o istituzione pubblici o privati, che ne certifichi l'esito. Art. 42 (Esame di diploma). - Per il conseguimento del diploma, lo studente dovra' sostenere uno specifico esame finale consistente in un colloquio interdisciplinare sul contenuto degli insegnamenti e dei laboratori dell'anno conclusivo, integrato dalla presentazione e discussione di un progetto pubblicitario. Per essere ammesso all'esame di diploma, lo studente deve aver superato gli esami negli otto insegnamenti obbligatori del primo biennio e nei quattro insegnamenti obbligatori dell'anno conclusivo, nonche' in due insegnamenti opzionali, e deve inoltre aver superato le due prove scritte di lingua e il colloquio di conoscenza della lingua inglese; infine, deve aver frequentato con esito positivo lo stage di formazione professionale. Art. 43 (Raccordo con il corso di laurea in scienze della comunicazione). - Il diplomato in tecnica pubblicitaria puo' essere iscritto al terzo anno del corso di laurea di scienze della comunicazione, con il riconoscimento da parte della struttura didattica competente degli esami sostenuti negli insegnamenti obbligatori del biennio propedeutico e dell'indirizzo scelto, purche' di uguale denominazione e strettamente affine, e di altri due esami, in luogo di altrettanti insegnamenti opzionali, nonche' delle prove scritte di lingua e del colloquio di conoscenza della lingua inglese. Roma, 15 luglio 1992 Il rettore DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETTO